Neanche io ti condanno
“Neanche io ti condanno”
Questo pomeriggio abbiamo incontrato gli ospiti della Casa Circondariale di Brindisi, per un momento di condivisione e dialogo.
È stata un’esperienza decisamente arricchente!
Abbiamo letto con semplicità negli occhi di quei ragazzi, feriti dal loro stesso passato, il bisogno di ricucire storie segnate dall’incomprensione e dal pregiudizio sociale.
Portiamo con noi il dolore di padri che non possono incontrare già da svariati mesi i loro bambini, a causa di prolisse procedure burocratiche, la sofferenza di ragazzi delusi da una società che non riesce a vedere oltre la loro colpa.
Ma abbiamo toccato con mano anche la bellezza di una solidarietà sincera, il desiderio di una seconda possibilità, la forza di una fraternità che riesce a fiorire anche tra le ruvide pietre di una situazione esistenziale così complessa.
Alla luce del brano evangelico della peccatrice perdonata da Gesù (Gv 8,1-11), ci siamo lasciati coinvolgere dal messaggio di Speranza del Vangelo: davvero “nessun vaso rotto non può essere ricostruito”! C’è bisogno di dare fiducia, c’è bisogno di relazioni nuove, c’è bisogno di imparare a guardare il mondo con le lenti della Misericordia.